Minimizzare le rimanenze nel magazzino: strategie e soluzioni
In un contesto in cui la supply chain deve adattarsi a scenari sempre più complessi e dinamici, l’eccesso di inventario può generare un impatto negativo anche sulla flessibilità e sulla business agility. Le recenti tensioni commerciali internazionali, con l’introduzione di dazi e misure protezionistiche a partire da aprile 2025, aumentano l’incertezza e i costi logistici, rendendo ancora più essenziale una gestione ottimale delle scorte. La riduzione delle giacenze in magazzino non è solo un obiettivo operativo, ma una leva strategica di grande rilevanza per la gestione integrata della supply chain. Element Logic, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate, automazione intelligente e servizi di consulenza, supporta le aziende nella transizione verso modelli intralogistici più efficienti e resilienti.

La minimizzazione delle rimanenze di magazzino rappresenta una leva strategica per garantire sostenibilità economica, fluidità operativa e competitività a lungo termine. Le scorte in eccesso costituiscono, infatti, un fattore critico: implicano immobilizzazione di capitale, occupazione inefficiente degli spazi e un incremento del rischio legato all’obsolescenza dei prodotti. In un contesto in cui la supply chain deve adattarsi a scenari sempre più complessi e dinamici, l’eccesso di inventario può generare un impatto negativo anche sulla flessibilità e sulla business agility, limitando la capacità di rispondere rapidamente a variazioni della domanda o a shock esterni, come l’aumento dei dazi o le interruzioni delle forniture globali.
Questo approfondimento propone una panoramica sistemica delle principali strategie di contenimento delle rimanenze nel magazzino logistico.
Strategie di riduzione delle giacenze di magazzino
Previsione della domanda per evitare eccessi di scorte
Per gestire bene un magazzino ed evitare rimanenze inutili, è importante sapere in anticipo cosa verrà richiesto. Tradizionalmente, questa analisi si basa sui dati delle vendite passate, sulle stagionalità e sulle tendenze di mercato, ma in un contesto sempre più incerto, caratterizzato da shock geopolitici, interruzioni nelle forniture e variazioni improvvise nei costi logistici, è essenziale un approccio più dinamico.
Element Logic mette a disposizione eLogiq, una piattaforma digitale che aiuta a controllare e migliorare l’efficienza del magazzino, supportando anche le aziende nell’aggiornamento continuo delle previsioni di domanda.
Grazie a dashboard semplici e intuitive, eLogiq mostra in tempo reale le informazioni più importanti: l’andamento della domanda, la produttività, lo stato dei sistemi e l’uso dello spazio. Inoltre, può collegarsi ad altri moduli per avere sempre nuove funzioni, adattandosi alle esigenze dell’azienda.
Con eLogiq è possibile anche controllare l’usura dei macchinari, prevenire problemi prima che diventino gravi e migliorare la manutenzione. In questo modo, è possibile ridurre gli sprechi, migliorare l’organizzazione e prendere decisioni migliori in tempi più rapidi.
Just-In-Time (JIT): ricevere la merce quando necessario
Il Just in Time mira a ridurre al minimo le scorte, ricevendo e utilizzando i materiali solo quando sono necessari per il processo di produzione o per soddisfare la domanda. In questo contesto, AutoStore offre una gestione automatizzata delle scorte che consente di stoccare solo ciò che è necessario, senza sovrapproduzione o accumulo eccessivo di merce nel magazzino logistico. Il sistema riduce l’utilizzo dello spazio grazie alla sua struttura altamente compattata, supportando la minimizzazione delle scorte.
Analisi ABC: segmentazione e prioritizzazione dell’inventario
L’analisi ABC rappresenta una tecnica di classificazione basata sul principio di Pareto, utile per differenziare la gestione delle scorte in funzione del loro impatto economico. Gli articoli ad alta rotazione (categoria A) richiedono un controllo frequente e processi di rifornimento dinamici; quelli a rotazione media (categoria B) vanno gestiti con strategie ibride; infine, i prodotti a bassa rotazione (categoria C) necessitano di azioni di contenimento o dismissione.
Nel contesto di sistemi automatizzati come AutoStore, l’analisi ABC viene applicata in modo dinamico e operativo: gli articoli più richiesti (classe A) vengono automaticamente posizionati più vicino alla superficie della griglia per velocizzare il picking, mentre quelli meno richiesti (classi B e C) vengono spostati in profondità. Questa riorganizzazione continua, gestita dai robot, consente una risposta rapida ai cambiamenti nella domanda.
Sistemi WMS: digitalizzazione e automazione nella gestione delle scorte
Un WMS efficiente è una componente fondamentale dell’infrastruttura logistica, consentendo il tracciamento continuo delle scorte, l’automazione dei flussi di approvvigionamento e la gestione intelligente delle soglie di riordino. L’integrazione con sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) e strumenti di business intelligence permette di costruire un ecosistema informativo coeso, flessibile e scalabile. Le dashboard analitiche e le funzioni di alert proattivi migliorano la capacità decisionale e riducono il lead time operativo, in linea con i principi della supply chain reattiva.
Key Performance Indicators (KPI): metodi di valutazione dell’efficacia
Il monitoraggio dei KPI è fondamentale per valutare la performance della gestione delle scorte. Indicatori come il turnover di magazzino, i giorni medi di giacenza, la percentuale di scorte obsolete e il fill rate forniscono insight utili per identificare inefficienze e proporre azioni correttive, supportando l’analisi critica e l’apprendimento organizzativo continuo.
Gestione dell’obsolescenza: strategie di dismissione e recupero
Il trattamento dei prodotti obsoleti richiede un insieme di pratiche gestionali mirate, che possono includere politiche di sconto, donazioni, riciclo o vendita in canali alternativi. Grazie alla tracciabilità garantita dai sistemi WMS, è possibile identificare tempestivamente le scorte a rischio di obsolescenza e attivare piani di dismissione coerenti con gli obiettivi aziendali. L’approccio proattivo all’obsolescenza, se inserito in un quadro sistemico, contribuisce al miglioramento della circolarità e alla riduzione degli sprechi, principi chiave della logistica sostenibile.